l Tutor è una figura professionale a supporto del bambino, della famiglia e della scuola. Affianca i bambini e i ragazzi con difficoltà/disturbi specifici di apprendimento con metodologie didattiche più funzionali, attraverso l’uso corretto e consapevole delle strategie e degli strumenti compensativi.

Cornice a tutto il suo lavoro è la cura degli aspetti emotivi, motivazionali e relazionali. Il tutor è colui che dopo un’adeguata formazione, si occupa nello specifico dei processi di apprendimento e del percorso di studio e autonomia, peculiari e caratteristici degli studenti con difficoltà e disturbi specifici dell’apprendimento.

E’ una figura che funge da cuscinetto tra la scuola e la famiglia, è un mediatore, deve essere in grado di far da ponte; non è un clinico, quindi non è compito suo e sua competenza fare diagnosi, non è un’insegnate di classe per cui non si può sostituire a lui nelle scelte programmatiche. Il primo obiettivo del tutor è la promozione dell’autonomia del ragazzo è un lavoro che ha come fine l’autolicenziamento.

 

Il passo preliminare è chiarire l’obiettivo che verrà perseguito e condividere e ridimensionare le aspettative, ponendosi degli obiettivi a lungo termine, mettendo in atto un percorso complesso, strutturato e monitorato attraverso degli indicatori specifici.

 

Elabora delle strategie compensative alla funzione deficitaria per facilitare gli apprendimenti, svolgendo la sua attività sotto la supervisione dello specialista che ha effettuato la diagnosi in sinergia con gli altri riabilitatori e tutte le figure che ruotano intorno al ragazzo.