Per tutti gli alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES) va redatto annualmente un documento di programmazione che espliciti il percorso di personalizzazione individuato per ciascun alunno.
Come è noto, questo documento prende il nome di PEI (Piano Educativo Individualizzato) per gli alunni con disabilità, di PDP (Piano Didattico Personalizzato) per quelli con Disturbi Specifici di Apprendimento e altri BES.
Ecco le principali caratteristiche dei tre documenti di programmazione:
È obbligatorio?
È obbligatorio per tutti gli alunni con disabilità in base alla L. 104/92 e al DPR 24/2/94.
Chi lo redige?
È redatto congiuntamente (responsabilità condivisa in tutte le sue fasi) dalla Scuola e dai Servizi socio-sanitari che hanno in carico l’alunno.
Quali vincoli?
Le azioni definite nel PEI devono essere coerenti con le indicazioni precedentemente espresse nella Certificazione, nella Diagnosi Funzionale e nel Profilo Dinamico Funzionale.
Che ruolo ha la famiglia?
La famiglia collabora alla redazione del PEI (DPR 24/2/94).
La normativa vigente ne definisce i contenuti?
I contenuti del PEI sono definiti dalla normativa (DPR 24/2/94) solo negli obiettivi generali.
Un’articolazione dettagliata può essere concordata a livello locale, di solito negli Accordi di programma.
Chi costruisce o sceglie eventuali modelli o strumenti per la compilazione?
La scelta di modelli o altri strumenti per la compilazione del PEI è di competenza dei due soggetti (scuola e Servizi) che detengono congiuntamente la responsabilità della sua redazione.
Si definiscono a livello territoriale negli Accordi di programma.
È obbligatorio?
L’obbligo, implicito nella L. 170/10, è indicato nelle Linee Guida anche se non si adotta ufficialmente la denominazione «PDP».
Chi lo redige?
È redatto solo dalla scuola che può chiedere il contributo di esperti ma ne rimane responsabile.
Quali vincoli?
Le azioni definite nel PDP devono essere coerenti con le indicazioni espresse nella Certificazione di DSA consegnata alla scuola.
Che ruolo ha la famiglia?
Il PDP viene redatto in raccordo con la famiglia (Linee Guida 2011).
La normativa vigente ne definisce i contenuti?
I contenuti minimi del PDP sono indicati nelle Linee Guida sui DSA del 2011.
Chi costruisce o sceglie eventuali modelli o strumenti per la compilazione?
La scuola è libera di scegliere o costruire i modelli o gli strumenti che ritiene più efficaci.
È obbligatorio?
La stesura del PDP è contestuale all’individuazione dell’alunno con BES. Non si può parlare strettamente di obbligo perché è conseguente a un atto di discrezionalità della scuola.
Chi lo redige?
È redatto solo dalla scuola che può chiedere il contributo di esperti ma ne rimane responsabile.
Quali vincoli?
Il PDP tiene conto, se esistono, di eventuali diagnosi o relazioni cliniche consegnate alla scuola.
Che ruolo ha la famiglia?
Il PDP è il risultato dello sforzo congiunto scuola-famiglia (CM n. 8 6/3/2013).
La normativa vigente ne definisce i contenuti?
Non vengono indicati dalla normativa i contenuti minimi.
Chi costruisce o sceglie eventuali modelli o strumenti per la compilazione?
La scuola è libera di scegliere o costruire i modelli o gli strumenti che ritiene più efficaci.
Tratto dal sito https://www.erickson.it/Pagine/PEI-e-PDP.aspx.
Dott.ssa Denise Scialoia
Psicologa Psicoterapeuta
Specializzata in Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale