Cos’è la grafomotricità?
E’ solito immaginare la scrittura come il punto di partenza dell’apprendimento grafico. In realtà, la scrittura avviene intorno ai 6 anni di vita di un bambino mentre l’attività grafica avviene molto pima.
La scrittura è linguaggio (traduzione dei suoni in simboli grafici) e movimento che per essere eseguito richiede delle capacità (percettive e motorie) che si sviluppano nelle varie tappe evolutive del bambino.
L’attività grafica è un importante strumento di comunicazione del corpo. Nasce, infatti, come traccia casuale e impulsiva che grazie all’esperienza e alla ripetizione evolve gradualmente fino a diventare simbolo di una rappresentazione mentale, per poi realizzarsi nella sua forma più complessa, ovvero la scrittura.
La scrittura è l’ultimo tassello di uno sviluppo progressivo che richiede l’integrazione e organizzazione di 3 componenti:
E’ fondamentale per il processo di scrittura che questi prerequisiti raggiungano l’automatizzazione, in modo da permetterne un’integrazione successiva. Se il bambino riesce, infatti, a sperimentare e interiorizzare questi aspetti, l’apprendimento della scrittura risulterà più fluido e naturale.
Come potenziarla?
A partire da attività ludico-educative le abilità del processo di apprendimento del bambino (motricità fine, organizzazione spaziale, coordinazione oculo-manuale, postura, fluidità del gesto, pressione, schema corporeo, controllo motorio-prassico) vengono proposte a livello pratico per consentire al bambino di imparare-facendo, per poi essere trasferite in altri contesti e a più alti livelli di astrazione e rappresentazione.
Di seguito una serie di attività di gioco per uno sviluppo psicomotorio che tenga conto dei prerequisiti sopra elencati:
– Giochi con palla (attenzione al lancio e alla presa, ai movimenti delle braccia e delle dita);
– Percorsi psicomotori e loro riproduzione grafica (ex veloce/lento, curve/angoli…);
– Giochi di equilibrio e coordinazione motoria;
– Giochi di coordinazione con le braccia;
– Giochi di dissociazione dei movimenti delle dita (punta pollice-punta dita, ritagliare, impastare).
– birilli;
– chiodoni;
– incastri;
– infilare.
– Abbinare immagini uguali;
– Abbinare colori uguali;
– Abbinare immagini uguali diversamente orientate nello spazio;
– Abbinare figure geometriche semplici uguali;
– Abbinare figure geometriche uguali ma orientate diversamente;
– Ricercare, in una serie, figure geometriche uguali di forma ma diverse per colore;
– Ricercare, in una serie, coppie di figure geometriche uguali.
Il gioco è la principale fonte di apprendimento negli anni che precedono la scuola, in quanto permette di creare, in una situazione “controllata”, un’esperienza ricca di stimoli e capace di attirare l’ attenzione e la motivazione anche dei bambini con maggiori difficoltà, così da acquisire conoscenze, strategie e competenze. È proprio mediante il gioco che si possono progettare percorsi educativi specifici volti al potenziamento di molteplici funzioni psicomotorie che influiranno, in una fase successiva, sul processo di scrittura.
Dott.ssa Nicolina Pezzillo
Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva (TNPEE)